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Difetti dell’immobile, quanto si può rescindere il contratto di affitto (ed essere rimborsati)

Quando si affronta la questione dei difetti in un immobile locato, è essenziale comprendere i diritti e le possibilità a disposizione dell’inquilino.

La legge offre strumenti per tutelare chi si trova a vivere in un appartamento che presenta problemi seri, ma è importante procedere con ordine e conoscenza.

La normativa vigente, precisamente l’articolo 1578 del codice civile, stabilisce che se un immobile locato presenta difetti tali da ridurne significativamente l’utilizzo previsto dal contratto (per esempio per abitazione o uso commerciale), l’inquilino ha due opzioni principali: chiedere la risoluzione del contratto senza necessità di preavviso se i difetti sono particolarmente gravi, oppure richiedere una riduzione del canone di locazione per vizi meno severi. È fondamentale sottolineare che tali diritti non possono essere esercitati qualora i difetti fossero noti o facilmente riconoscibili al momento della firma del contratto.

Di fronte a problemi come perdite d’acqua, infiltrazioni o guasti alle tubature e al sistema di riscaldamento, molti inquilini si trovano nella difficile posizione di dover decidere come agire. La giurisprudenza è chiara nel sottolineare che non è possibile interrompere o ridurre unilateralmente il pagamento del canone senza prima rivolgersi all’autorità giudiziaria. È il giudice infatti a dover valutare la gravità dei difetti e decidere se autorizzare la risoluzione del contratto o una riduzione temporanea del canone.

Un aspetto cruciale da considerare è che tale protezione opera indipendentemente dalla conoscenza dei difetti da parte del locatore. Ciò significa che anche se il proprietario non era a conoscenza dei problemi al momento della locazione, ciò non lo esonera dalle responsabilità verso l’inquilino.

Difetti dell’immobile: come rescindere il contratto

La prassi giuridica ha delineato alcuni principi fondamentali su come gestire situazioni in cui gli immobili presentano vizi nascosti. Un punto saliente riguarda la necessità per l’affittuario di aver effettuato un controllo accurato dell’immobile prima della firma del contratto; qualora fosse stato possibile individuare i difetti con un esame diligente, diventa più complesso invocare successivamente tutele legali.

Rescindere tutto per i difetti della casa
Rescindere contratto per difetti (SenzaFrontiereOnlus.it)

Inoltre, nei casi estremi in cui i problemi rendono impossibile vivere dignitosamente nell’appartamento (per esempio costringendo ad abbandonarlo o a non utilizzare alcune stanze), l’inquilino può trovare una forma di “autotutela” interrompendo il pagamento delle mensilità future fino alla risoluzione della controversia. Tuttavia, questa azione comporta rischi significativi e deve essere considerata solo dopo aver valutato attentamente tutte le implicazioni legali e possibilmente sotto la guida di un avvocato specializzato.

Affrontare i difetti dell’immobile richiede una navigazione attenta tra diritti degli inquilini e obblighi dei locatori. La legge fornisce strumentalità importantissime per tutelarsi ma richiede sempre una gestione informata ed equilibrata delle varie opzioni disponibili.

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