Attento d'estate se ne soffri (SenzaFrontiereOnlus.it)
È evidente come il grande caldo possa rappresentare un serio pericolo per chi soffre di determinate malattie croniche o condizioni mediche specifiche.
La prevenzione attraverso una corretta idratazione, evitando l’esposizione diretta ai raggi solari nelle ore più calde della giornata ed effettuando controlli medici regolari diventa fondamentale per gestire al meglio questi mesi così critici per molti pazienti fragili.
Il caldo estivo non è solo sinonimo di vacanze e relax, ma rappresenta anche un rischio per la salute di molte persone.
In particolare, soggetti cardiopatici, ipertesi, diabetici e chi soffre di altre patologie specifiche possono trovare nel grande calore un nemico insidioso.
Le malattie cardiovascolari, tra cui infarti, ictus, aritmie o scompenso cardiaco rendono i pazienti particolarmente vulnerabili durante i mesi più caldi.
L’aumento delle temperature può infatti aggravare queste condizioni. Per gli ipertesi, il caldo estremo comporta una dilatazione dei vasi sanguigni che può portare a una riduzione della pressione arteriosa con conseguente rischio di sincope.
I diabetici affrontano sfide aggiuntive in estate a causa dell’intensificarsi degli eventi cardiovascolari legati alla loro patologia.
La perdita di liquidi attraverso il sudore e le urine aumenta il livello di glicemia e favorisce la disidratazione. Inoltre, le crisi ipoglicemiche diventano più comuni nei mesi estivi per chi è in terapia con insulina.
Anche l’obesità e la broncopneumopatia cronica sono condizioni che si aggravano con l’aumento delle temperature.
Il sovrappeso può accentuare la difficoltà nella termoregolazione del corpo mentre le malattie respiratorie croniche possono peggiorare a causa dell’aria calda che irrita le vie respiratorie.
Alzheimer, Parkinson e altre patologie neurologiche vedono un incremento dei sintomi durante i periodi più caldi dell’anno.
La capacità alterata del corpo di gestire il proprio equilibrio termico mette questi pazienti a rischio maggiore.
Chi soffre d’insufficienza renale deve prestare particolare attenzione durante l’estate. Il rischio maggiore è legato alla disidratazione che può compromettere ulteriormente la funzionalità renale già ridotta.
Le patologie psichiatriche rappresentano un ulteriore fattore di rischio nel periodo estivo. I farmaci utilizzati per queste condizioni possono interferire con la termoregolazione del corpo o alterare la percezione della temperatura esterna favorendo comportamenti inadeguati o perdita del controllo da parte del paziente.
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