SALUTE E BENESSERE

Lenti a contatto non commettere questi errori: rischi un’infezione

Chi utilizza le lenti a contatto sa bene quanto sia cruciale mantenere un’igiene impeccabile, soprattutto durante i mesi estivi, per evitare infezioni.

La stagione calda, infatti, può nascondere insidie non indifferenti per la salute dei nostri occhi.

Durante l’estate, attività come bagni al mare o in piscina possono incrementare significativamente il rischio di contrarre infezioni oculari.

Organismi patogeni come funghi o Acanthamoeba trovano nelle acque dolci un ambiente ideale per proliferare e possono facilmente contaminare le lenti a contatto, specialmente quelle morbide. Queste amebe sono responsabili di cheratiti severe che possono causare danni permanenti alla vista.

La prevenzione gioca un ruolo chiave nella salvaguardia della salute degli occhi per chi porta le lenti a contatto. Lavarsi accuratamente le mani prima di toccarle, utilizzare solo soluzioni raccomandate per la loro pulizia e conservazione, evitare il risciacquo con acqua del rubinetto sono solo alcuni dei passaggi essenziali da seguire scrupolosamente.

Inoltre, optare per lenti giornaliere durante i mesi estivi può ridurre ulteriormente il rischio di contaminazioni dato che vengono eliminate ogni sera, limitando così la possibilità che agent patogenici possano aderire alle superfici delle lenti stesse.

È evidente quanto sia importante seguire queste precauzioni base non solo per proteggere gli occhi dalle infezioni, ma anche per preservarne la salute nel lungo termine.

Lenti a contatto: pericolo infezioni

Le lesioni corneali causate da questi microrganismi possono essere talmente gravi da richiedere un trapianto di cornea. Il metodo più diffuso è quello del trapianto lamellare anteriore (DALK), che prevede la sostituzione dei soli strati danneggiati della cornea.

Questo tipo di intervento è meno invasivo e presenta tassi di successo elevati se eseguito tempestivamente.

Lenti e rischio infezioni (SenzaFrontiereOnlus.it)

Le soluzioni utilizzate per la disinfezione delle lenti possono diventare veicoli di infezioni se non sono adeguatamente monitorate durante la produzione.

Un esempio eclatante è stato nel 2006 negli Stati Uniti, dove circa 154 casi di cheratite fungina furono collegati all’uso di una specifica soluzione multiuso poi ritirata dal mercato. Da quel momento, i produttori hanno intensificato i controlli sulla qualità delle soluzioni.

Non tutte le irritazioni oculari sono uguali; mentre alcune possono essere semplicemente fastidiose ma innocue, altre richiedono attenzione immediata. È fondamentale distinguere tra una banale congiuntivite e sintomi più seri che potrebbero indicare un’infezione fungina o da Acanthamoeba.

Matteo Fantozzi

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