Le padelle in ghisa sono note per la loro longevità. Ma questo non le rende sicure al 100%: un recente studio certifica il rilascio di metalli pesanti.
Chi non le possiede nella propria cucina? Parliamo delle padelle in ghisa, un pilastro tra gli strumenti necessari per preparare le nostre pietanze. Eppure non tutti sanno che, alla lunga, questi utensili possono essere nocivi per la salute. Recenti studi, infatti, hanno certificato la presenza di metalli pesanti che, evidentemente, rischiano di finire nel nostro stomaco.
Le padelle in ghisa sono note per essere longeve. Con il giusto trattamento, possono durare per generazioni. Sono resistenti ai graffi e possono essere utilizzate su diversi tipi di fuoco, tra cui fornelli a gas, piastre elettriche, forni e persino fuochi all’aperto. Tuttavia, richiedono particolare cura e attenzione.
Dopo l’uso, è necessario lavarle a mano con acqua calda e una spazzola morbida e non utilizzare detergenti aggressivi. In seguito al lavaggio, deve essere avviato un processo di asciugatura e, dopo di che, dovrai ungerle leggermente per evitare la formazione di ruggine. Sicuramente una buona manutenzione può far tanto. Anche se i test di cui vi parliamo oggi sono tutt’altro che incoraggianti.
Le padelle in ghisa rilasciano metalli pesanti?
Una recente indagine condotta in Germania ha esaminato 11 padelle in ghisa di diverse marche, inclusi 5 modelli rivestiti, alcuni dei quali disponibili sul mercato italiano. E i risultati emersi sono a dir poco preoccupanti. Nello studio di laboratorio specializzato, il trasferimento di metalli pesanti o di altre sostanze sugli alimenti è stato testato per cottura. Le padelle sono state mese in esame per eventuali anomalie in merito alla doratura dei cibi.
Per quella smaltata vi è stata anche una prova di scheggiatura con il martello, con una soglia nella normativa da rispettare, perché gli oggetti con smalto e ceramica sono a rischio di contaminazione. Arsenico, cadmio, ferro, manganese, vanadio e cromo: questi sono gli elementi rilasciati durante la cottura. La maggior parte delle 11 padelle testate (sette su undici), infatti, ha rilasciato quantità significative di diversi metalli pesanti durante i test.
Questi ultimi, se presenti in quantità eccessive nel cibo, possono rappresentare un rischio per la salute umana. Solo 4 delle 11 padelle testate hanno ottenuto una valutazione complessiva positiva. Il prezzo non è risultato essere un indicatore affidabile della qualità degli arnesi – sia il modello più costoso che quello più economico si sono classificati tra i migliori.
Le padelle non rivestite sono state le principali responsabili del rilascio di metalli pesanti, con alcuni modelli che hanno presentato fino a 5 metalli contemporaneamente e in quantità superiori alle linee guida raccomandate (non vincolanti per i produttori). Anche alcune padelle rivestite hanno rilasciato quantità significative di cadmio, un metallo pesante tossico che può accumularsi nel corpo e causare danni ai reni e alle ossa nel tempo, sebbene in misura inferiore rispetto alle padelle non rivestite.
