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Tutti i Bonus confermati nella busta paga del 2025: a chi spettano e come richiederli

Non appena l’estate si sarà conclusa, il Governo guidato da Giorgia Meloni avrà il compito di discutere i contenuti della prossima Legge di Bilancio.

Tra le misure in discussione, particolare attenzione è rivolta ai bonus busta paga 2025 destinati ai lavoratori. Sebbene alcuni bonus verranno confermati, altri potrebbero essere cancellati, soprattutto per chi detiene redditi più elevati.

Tra le misure più attese c’è la conferma dello sgravio contributivo per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro, introdotto come novità nella busta paga da gennaio 2024 e che ha permesso un aumento medio di circa 100 euro al mese.

Lo sgravio contributivo rappresenta una riduzione dell’aliquota contributiva a carico del dipendente. Per gli stipendi fino a 1.923 euro (circa 25 mila euro annui), l’aliquota nel settore privato è ridotta al 2,19%, mentre nel pubblico all’1,80%. Per gli stipendi superiori a tale soglia e fino a 2.692 euro (circa 35 mila euro annui), le aliquote sono rispettivamente del 3,19% nel privato e del 2,80% nel pubblico. Questo meccanismo ha garantito un notevole incremento dello stipendio netto per molti lavoratori.

Busta paga 2025: tutti i Bonus confermati

Recentemente sono state modificate anche le aliquote Irpef; in particolare l’accorpamento del secondo scaglione di reddito (da 15 mila a 28 mila euro) al primo con un’imposta unica del 23%. Questo cambiamento ha portato ad un aumento degli stipendi netti fino a circa €260 all’anno per i lavoratori appartenenti a questa fascia di reddito. Il Governo intende mantenere queste aliquote anche per il prossimo anno e prevede ulteriori interventi sui redditi tra i €50mila e €60mila.

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Arriva il bonus (SenzaFrontiereOnlus.it)

Un’altra importante agevolazione riguardante la busta paga dei lavoratori è il cosiddetto “bonus mamma”, uno sgravio contributivo che elimina completamente l’aliquota contributiva fino ad un importo annuo di €3mila per le lavoratrici madri. Attualmente previsto in due scadenze differenti (31 dicembre 2024 per madri di due figli con almeno uno sotto i dieci anni e il dicembre del ’26 per quelle con tre figli minorenni), si discute sulla possibilità di estenderne la validità almeno fino alla fine del ’25 anche per le prime citate.

In conclusione, mentre alcune misure sembrano destinate alla conferma nella Legge di Bilancio successiva grazie alle dichiarazioni positive da parte degli esponenti governativi inclusi la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, altre potrebbero subire modifiche o cancellazioni dovute alla necessità di reperire risorse finanziarie sufficienti. La speranza dei lavoratori è quella di vedere mantenuti o addirittura migliorati questi strumentali supporti economici attraverso la nuova legge finanziaria.

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