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Stop all’Assegno di Inclusione se non rispetti questo obbligo: la nota del Ministero del Lavoro

Il cosiddetto Decreto lavoro 2023 (D.L. n. 48/2023 convertito, con modificazioni, in L. n. 85/2023) ha segnato un punto di svolta nell’ambito delle politiche sociali italiane, introducendo la misura dell’Assegno di inclusione.

Questa iniziativa mira a fornire un sostegno concreto ai nuclei familiari in condizioni di fragilità attraverso un percorso personalizzato che integra supporto economico e inclusione sociale e professionale.

Per accedere a tale beneficio, i beneficiari devono soddisfare specifici requisiti legati alla residenza, cittadinanza e soggiorno, oltre a dimostrare una situazione economica che rientri nei parametri definiti dall’ISEE.

È fondamentale anche l’adesione a un programma personalizzato che prevede attivazione lavorativa e inclusione sociale.

La nota n. 12607 del 16 luglio 2024 emanata dal Ministero del Lavoro chiarisce alcuni punti cruciali relativamente alla gestione dell’Assegno di inclusione, soprattutto per quanto concerne la decadenza o sospensione del beneficio in caso di mancata presentazione ai servizi sociali da parte dei beneficiari.

Assegno di Inclusione: Stop

Un aspetto significativo evidenziato dalla nota è l’obbligo per i beneficiari dell’Assegno di presentarsi presso i servizi sociali entro determinati termini stabiliti dalla normativa stessa, indipendentemente dall’avvenuta ricezione o meno di una convocazione formale.

Questa disposizione mira a garantire il rispetto dei percorsi personalizzati previsti dal programma d’inclusione.

Assegno Inclusione cosa accade? (SenzaFrontiereOnlus.it)

La mancata presentazione nei tempi previsti comporta conseguenze dirette sul mantenimento del beneficio economico: la decadenza o sospensione dell’assegno diventa effettiva dal mese successivo al termine ultimo per la presentazione presso i servizi designati.

I servizi sociali giocano un ruolo chiave nel processo valutativo multidimensionale dei bisogni del nucleo familiare interessato dall’assegno d’inclusione.

La loro funzione è cruciale sia nella fase iniziale sia nel monitoraggio periodico della situazione dei beneficiari attraverso incontri programmati ogni 90 giorni.

In conclusione, mentre il Decreto lavoro 2023 ha introdotto importanti novità nel panorama delle politiche sociali italiane con l’introduzione dell’Assegno d’inclusione, la nota n.12607/2024 fornisce chiarimenti essenziali riguardanti gli obblighi di partecipazione e le conseguenze derivanti dalla mancata adesione ai percorsi proposti dai servizi sociali territoriali.

Matteo Fantozzi

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