Attenzione alle novità introdotte dal Governo sul redditometro. In particolare per quanto riguarda i controlli che verranno effettuati.
Momentaneamente sospeso, il redditometro continua a spaventare gli italiani che vogliono saperne di più per essere preparati nel momento in cui verrà confermato (se accadrà). Scopriamo, dunque, quali controlli effettuerà il Fisco e come difendersi.
Poche settimana fa si è parlato del ritorno del redditometro con nuove regole, ma la questione ha generato talmente tanta diffidenza che il Governo Meloni ha subito sospeso l’attivazione dello strumento di controllo con accertamento sintetico. La misura è stata presa per l’esigenza di svolgere ulteriori approfondimenti sulla determinazione del reddito complessivo delle persone fisiche. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà per perfezionare il redditometro. L’entrata in vigore del Decreto potrebbe avvenire tra diversi mesi, oppure a breve. Meglio farsi trovare preparati.
L’Agenzia delle Entrate potrà sfruttare lo strumento che i cittadini disprezzano per determinare in modo indiretto il reddito del contribuente basandosi sulla capacità di spesa, sullo stile di vita reale, sul confronto tra redditi dichiarati e somme spese. Nel mirino del Fisco saranno solamente le persone fisiche, non le aziende, e solo se dovessero emergere incongruenze tra totale del reddito dichiarato e importo speso.
Gli accertamenti scatteranno quando sarà individuata una differenza tra importo dichiarato dal contribuente e il suo stile di vita. I controlli saranno anche retroattivi, dal 2016 ad oggi, e partiranno rilevando una discrepanza del 20% tra redditi dichiarati e spese sostenute. Si capisce, dunque, come il Fisco risulti autorizzato ad entrare nella vita delle persone non in punta dei piedi ma con un gran passo pesante.
Da qui l’associazione tra redditometro 2024 e il Grande Fratello che spia i contribuenti in ogni dettaglio della loro vita. Di conseguenza, Giorgia Meloni ha optato per una sospensione momentanea dello strumento perché il Governo è contrario a “meccanismi invasivi applicati alla gente comune”. Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha firmato la sospensione ufficiale del Decreto in data 23 maggio 2024. L’ipotesi è che l’entrata in vigore del redditometro slitterà al 2025. Prima, bisognerà apportare diverse modifiche all’accertamento sintetico.
Ad oggi le novità introdotte riguardavano l’uso di più parametri per calcolare i redditi totali del cittadino. Criteri e coefficienti predeterminati volti a collegare spese o proprietà con un livello di reddito presunto. L’accertamento mirato del nuovo redditometro parte dalla determinazione sintetica dei redditi a decorrere dal 2016. Naturalmente, il cittadino coinvolto nel controllo potrà difendersi dimostrando la provenienza dei redditi e la propria buona fede.
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