Esiste una misura Inps per andare in pensione prima Esiste una misura Inps per andare in pensione prima

INPS: vai in pensione subito e fino a 7 anni prima rispetto al previsto, come approfittare

Molla tutto e vai in pensione fino a 7 anni prima: ecco la misura Inps che ti permette di lasciare subito il lavoro.

Al giorno d’oggi raggiungere l’età della pensione è diventato sempre più difficile. A causa di carriere precarie e discontinue, avere abbastanza anni di contributi può essere una vera e propria impresa. Il Governo, però, per cercare di far fronte a questo problema, nel corso del tempo ha introdotto una serie di misure per permettere ai lavoratori prossimi alla pensione di lasciare il mondo del lavoro qualche anno prima.

Esiste una misura Inps per andare in pensione prima
Inps: con questa misura vai in pensione fino a 7 anni prima (Foto Ansa – Senzafrontiereonlus.it)

Tuttavia, in cambio si devono spesso accettare delle penalizzazioni sull’assegno. Pensiamo ad esempio ad Opzione donna, la misura riservata alle lavoratrici, oppure all’attuale Quota 103 che permette di lasciare il lavoro a 62 anni di età e 41 di contributi versati, a condizione però di un calcolo dell’assegno con il sistema contributivo puro.

Sono in pochi, ad ogni modo, a sapere che l’Inps mette a disposizione anche un altro strumento grazie a cui è possibile andare in pensione fino a 7 anni prima. Ecco di che cosa si tratta, come funziona e chi può beneficiarne.

INPS, grazie a questa misura smetti subito di lavorare: come funziona

Non tutti ne sono a conoscenza, eppure l’Inps mette a disposizione un canale di uscita anticipata dal mondo del lavoro che permette di accedere alla prestazione in questione prima del previsto. Si chiama Isopensione ed è uno scivolo pensionistico che anche quest’anno consente alle aziende medio-grandi (vale a dire quelle con più di 15 dipendenti ed eccedenza di personale) di offrire un incentivo all’esodo per i lavoratori in esubero.

Come andare in pensione 7 anni prima
Come funziona l’Isopensione (Senzafrontiereonlus.it)

Non si tratta di una pensione vera e propria, ma più che altro di un trattamento di accompagnamento ad essa. Di fatto, previo accordi con le organizzazioni sindacali, è il datore di lavoro a versare all’Inps le somme per coprire l’assegno sostitutivo della pensione, unitamente alla contribuzione figurativa.

Nel concreto, quindi, il datore di lavoro anticipa l’ammontare pensionistico maturato al momento dell’uscita fino al raggiungimento dei requisiti necessari per accedere alla pensione di vecchiaia o a quella anticipata ordinaria.

Pertanto, per poter beneficiare dell’Isopensione, è necessario che il lavoratore entro 7 anni raggiunga i 67 anni di età e i 20 di contributi per la prima, oppure i 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini o i 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne per la seconda. Pur non essendo molto gettonata, questa soluzione permette alle aziende di gestire agevolmente gli esuberi con un costo abbastanza contenuto, consentendo al tempo stesso al lavoratore di andare in pensione qualche anno prima.

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