Stangata per i pensionati, niente assegno per 7 o 9 mesi Stangata per i pensionati, niente assegno per 7 o 9 mesi

I pensionati resteranno da 7 a 9 mesi senza assegno, stangata dall’INPS

Ennesima stangata da parte dell’INPS per i pensionati. Alcuni di questi resteranno senza assegno da 7 a 9 mesi, ecco il motivo.

Il trattamento pensionistico in Italia è alle prese con una lunga serie di modifiche e di stravolgimenti di fronte che mai si erano visti prima d’ora. Tenendo conto del già difficile momento a livello economico che tutto il Paese sta vivendo, ecco che è sempre bene rimanere informati sulle novità pensate dal Governo e che vengono prontamente comunicate da parte dell’INPS.

Stangata per i pensionati, niente assegno per 7 o 9 mesi
Niente pensione tra i 7 e i 9 mesi, svelato il motivo – senzafrontiereonlus.it

Come probabilmente già sapete, ci sono diverse modalità per avere accesso alle pensioni. Da quella di vecchiaia a quelle anticipate, pensate per determinate categorie di contribuenti che rientrano in alcuni requisiti prestabiliti. Ma occhio perché, stando a quanto emerso, sta per arrivare l’ennesima stangata per i pensionati. Molti di questi infatti non riceveranno l’assegno da 7 a 9 mesi, ed il motivo è da non credere.

Niente pensione per 7 o 9 mesi: altra stangata dall’INPS

Ci sono importanti novità in arrivo per ciò che riguarda alcune categorie di pensionati. Ecco perché è bene informarsi per tempo, così da essere certi di non sbagliare nulla e di poter procedere nella maniera più corretta. Secondo quanto emerso, per alcuni pensionati non ci sarà modo di ricevere l’assegno tra i 7 e i 9 mesi.

Ecco perché per i pensionati sarà necessario attendere 7/9 mesi per l'assegno
Con la Quota 103, bisognerà attendere tra i 7 e i 9 mesi per l’assegno – senzafrontiereonlus.it

Parliamo nello specifico della Quota 103 e della nuova riforma di pensione flessibile anticipata a 62 anni. Stando a quanto comunicato all’INPS, i tempi di attesa prima del pagamento del primo assegno sono stati allungati. Una decorrenza che è stata calcolata dalla data di maturazione dei requisiti, per poter lasciare il lavoro prima rispetto al pensionamento di vecchiaia.

Entra in gioco il discorso della finestra mobile, ossia un periodo di attesa che ha luogo dal momento in cui si maturano i requisiti di età anagrafica e contributi versati fino alla data di decorrenza del trattamento pensionistico. Ed è valida per ogni tipo di forma di pensione anticipata, non solo con la Quota 103. Ora che la nuova riforma è stata approvata, ecco che il primo assegno arriverà dopo 7 mesi per i lavoratori privati e addirittura dopo 9 mesi per quelli pubblici. Una vera e propria stangata per i pensionati che già stavano valutando la possibilità di anticipare il trattamento pensionistico e di non attendere l’età minima per godere di quella di vecchiaia.

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