L'errore da evitare se si è conviventi con lo stato di famiglia L'errore da evitare se si è conviventi con lo stato di famiglia

Coppie conviventi e stato di famiglia: quasi tutti sbagliano e i rischi sono grossi

Cosa prevede la legislazione italiana sullo stato di famiglia per le coppie non sposate che convivono? State attenti ai rischi che correte su alcuni diritti.

Lo stato di famiglia è un documento che attesta la composizione del nucleo e la sua residenza, ovvero quella di tutti i componenti che vivono nella stessa casa. Non è obbligatorio stipularlo per le coppie sposate, ma è necessario quando si costituisce un nucleo con una serie di adempimenti come l’ISEE. Ed è utile per comprovare la coabitazione dal punto di vista legale. Ma se le coppie convivono, il certificato è d’obbligo?

L'errore da evitare se si è conviventi con lo stato di famiglia
I conviventi possono fare lo stato di famiglia? Ecco cosa bisogna sapere e gli errori da evitare (senzafrontiereonlus.it)

Esso viene rilasciato dal Comune e attesta la composizione della famiglia anagrafica, ovvero i figli e le coppie legate da un rapporto stabile che vivono sotto lo stesso tetto. Sono molti i coniugi sposati che lo richiedono, ma cosa succede se le coppie non solo legate da vincolo matrimoniale? In questo articolo vedremo come si comporta la legge italiana in merito.

Conviventi e stato di famiglia, perché farlo?

Sempre più coppie in Italia non si sposano e il matrimonio è ormai un’istituzione in calo. Questo, come accade nel resto del mondo occidentale, a causa della secolarizzazione crescente della società. Anche se le unioni resistono maggiormente nel Sud, piano piano le coppie più giovani optano per la convivenza. Ma essa è regolata da diritti? E come funziona in caso di stato di famiglia? Vediamo gli errori da non fare.

Conviventi e stato di famiglia, perché farlo?
Convivere senza fare lo stato di famiglia può rivelarsi un vero errore: ecco perché (senzafrontiereonlus.it)

Tra persone conviventi non è obbligatorio lo stato di famiglia, ma lo è se si costituisce un nucleo famigliare e si devono chiedere adempimenti come l’ISEE, che è l’unico che attesta la coabitazione da un punto di vista legale. Questo perché in Italia non esiste una legge che regola la convivenza, essendo in vigore solo matrimonio e unione civile (per le coppie gay). Dunque, diventa importante regolarla attraverso lo stato di famiglia.

Il certificato, infatti, è fondamentale per attestare la composizione anagrafica del nucleo e quindi formalizzare la convivenza, per ottenere agevolazioni nel caso si abbia un ISEE basso e si debbano ricevere bonus rivolti a persone che si trovano in stato di bisogno, come accade alle coppie sposate. Facendo lo stato di famiglia, infatti, si hanno gli stessi diritti di queste ultime.

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