Cosa fare in caso di problemi di vicinato Cosa fare in caso di problemi di vicinato

Vicini maleducati e fastidiosi: finalmente sei tutelato con la Legge 612-bis

Hai dei vicini scortesi e irascibili, che ti causano molto disturbo? La legge prevede un ottimo strumento di tutela, ecco di cosa si tratta.

Avere dei vicini di casa può essere molto conveniente perché aiuta a incrementare le relazioni sociali ma, in alcuni casi, potrebbe rivelarsi una vera e propria tortura. Rumori a orari improbabili del giorno e della notte, urla, aggressioni, invadenza dello spazio altrui sono solo alcuni dei problemi che spesso bisogna affrontare con il vicinato.

Cosa fare in caso di problemi di vicinato
Cosa fare quando i vicini di casa sono particolarmente fastidiosi e molesti? (senzafrontiereonlus.it)

A tutti, almeno una volta nella vita, è capitato di dover fare i conti con tali condotte intollerabili, che spesso hanno delle importanti ripercussioni psicofisiche. La criticità è particolarmente avvertita nelle città e nei quartieri più popolosi.

Nei casi più gravi, i comportamenti molesti possono integrare il cosiddetto reato di stalking condominiale, previsto dall’art. 612- bis del codice penale. Analizziamo il contenuto della norma e vediamo quali sono le condotte sanzionate e le tutele offerte alle vittime.

Stalking condominiale: quando si verifica e come viene punito?

Lo stalking è il reato che si configura quando, tramite ripetuti atteggiamenti molesti e minacciosi, viene ingenerato nella vittima uno stato di ansia e stress, una condizione di paura o un cambiamento repentino nelle proprie azioni quotidiane.

Anche nella vita condominiale potrebbe configurarsi tale fattispecie di reato, nel momento in cui le condotte di un vicino diventano violente e importune e portano la vittima a temere per la propria integrità e per quella dei suoi conviventi. Sono tipici esempi di stalking condominiale la rovista della posta altrui, il blocco del passaggio con l’auto, i pedinamenti e l’emissione di forti rumori.

Quando si verifica lo stalking condominiale
Il reato di stalking condominiale è punito dal codice penale (senzafrontiereonlus.it)

Chi subisce tutto ciò deve, in primis, raccogliere le prove degli atteggiamenti molesti, magari tramite le registrazioni di telecamere di videosorveglianza o la testimonianza di altri vicini che hanno assistito agli episodi di violenza. Per ottenere tutela, poi, bisogna sporgere una querela (autonomamente o con l’ausilio di un avvocato) presso la Procura della Repubblica, i Carabinieri o la Polizia.

In alternativa, si può inviare al vicino una diffida scritta attraverso un avvocato, contenente l’intimazione a interrompere le azioni moleste, oppure si può richiedere un ammonimento al Questore. Se, in seguito a tale avvertimento, lo stalking non cessa, allora verrà avviato il procedimento penale.

La pena prevista per questa fattispecie di reato dall’art. 612- bis del codice penale è la reclusione da uno a sei anni e sei mesi, con la possibilità da parte del giudice di disporre la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Quest’ultima, tuttavia, dovrà essere calibrata in modo tale da non sfociare nella totale privazione della libertà personale del responsabile, a cui dovrà essere garantito l’uso della propria abitazione.

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