Consumi ventilatore Consumi ventilatore

Quanto costa tenere un ventilatore acceso tutta la notte? Attento alle brutte sorprese

Tra i metodi più economici e diffusi c’è senz’altro il ventilatore: basta posizionarlo in una stanza e accenderlo per godere di un po’ di refrigerio. Ma quanto consumano?

Attenzione: anche se è vero che i ventilatori consumano molto meno dei condizionatori (tra i 20W e i 30W contro gli oltre 1000W), bisogna utilizzarli con cautela perché possono nascondere dei rischi per la salute.

Con l’aumento delle temperature, molti di noi stanno già pensando a come affrontare l’estate.

In particolare, chi non ha la possibilità di installare un condizionatore si chiede quali siano le alternative per rinfrescare gli ambienti domestici.

Ventilatori: un’alternativa economica ai condizionatori

Innanzitutto, è bene precisare che l’utilizzo del ventilatore non comporta rischi diretti per la salute: a differenza del condizionatore, infatti, questo apparecchio non modifica la composizione dell’aria all’interno della stanza né aumenta l’umidità relativa. Tuttavia, può causare alcuni fastidi se usato in modo improprio.

Il primo consiglio da seguire è quello di non lasciare il ventilatore acceso tutta la notte: anche se può sembrare una buona idea usarlo per dormire meglio quando fa molto caldo, ciò potrebbe portare a problemi lievi di respirazione. Inoltre bisogna fare attenzione a mantenere una certa distanza tra il corpo e le pale del dispositivo (almeno un metro) perché altrimenti si potrebbero causare lesioni cutanee o oculari.

Ventilatore come usarlo
Ventilatore alternativa economica al condizionatore (SenzaFrontiereOnlus.it)

Un altro aspetto da considerare è che il flusso d’aria generato dal ventilatore può favorire l’eccessiva sudorazione: questo significa che se lo teniamo addosso quando fa caldo invece di rinfrescarci ci ritroveremo coperti di sudore! Per evitare questo inconveniente basta posizionarlo in modo da colpire le pareti della stanza anziché puntarlo direttamente su noi.

Infine va detto che stare troppo tempo sotto al flusso d’aria fredda può provocarne uno stato temporaneo simile alla febbre (detto “sindrome da ventola”) caratterizzato da brividi improvvisi e sensazione generale di freddo. Questo accade perché il nostro corpo viene esposto ad una fonte d’aria fredda mentre l’ambiente circostante resta caldo; dopo aver spento il ventilatore o essersene allontanati questi sintomi scompaiono nel giro pochi minuti senza lasciare conseguenze permanenti sulla nostra salute.

In conclusione possiamo dire che i vantaggi nell’utilizzo del ventilatore superano ampiamente gli svantaggi; tuttavia bisogna prestare sempre molta attenzione nel suo utilizzo soprattutto nei bambini ed anziani o persone con patologie pregresse; queste ultime categorie infatti sono maggiormente soggette ad ipotermia ed ipertermia dovute alle variazioni improvvise della temperatura corporea quindi meglio evitarglielo soprattutto nelle ore notturne!

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