Economia ed ecologia, al giorno d’oggi, spesso sono collegate. Quanto impatta su entrambe lasciare il PC in modalità stand by?
Poche professioni, ormai, non implicano un utilizzo massivo dei personal computer. Questi dispositivi sono diventati, per quasi tutti noi, indispensabili. Una sorta di propaggine del nostro corpo. E, dalla pandemia in avanti, tanti di noi hanno iniziato a lavorare maggiormente da casa. Ma una volta smesso di lavorare, come dobbiamo comportarci? Lasciamo il PC in modalità sonno? Magari attaccato alla presa della corrente? Ecco qualche consiglio per scelte convenienti e consapevoli.
Sebbene osteggiata da molti, la modalità di lavoro in smart working, in alcune professioni, è sopravvissuta anche ai difficili mesi di pandemia da Covid-19. Lavorare da casa, dunque, comporta dei risparmi (sulla benzina, per esempio), ma porta anche a delle spese: l’usura dei dispositivi utilizzati e il consumo di energia elettrica.
Come dicevamo, spegnere totalmente il computer è diventata ormai un’abitudine sempre meno comune. Molti di noi abbassano lo schermo del portatile, mettendo il dispositivo in modalità “sonno”. E, al mattino successivo, riprendendo l’attività lavorativa, basta rifare il gesto inverso per essere nuovamente operativi.
Insomma, un paio di gesti piuttosto semplici, meccanici, che, però, possono avere ripercussioni molto importanti. Sia in termini ecologici, che in termini economici. Ed è proprio su questo punto che si concentra la curiosità di molti, dato che, come ben sappiamo, in questi mesi il costo dell’energia elettrica è salito in maniera esorbitante e spesso incontrollata.
Computer acceso tutta la notte? Cosa c’è da sapere
Partiamo proprio dal risparmio energetico: lasciare il computer in modalità sonno ha un impatto minimo. Quando un computer è in questa modalità, non sta eseguendo operazioni attive. Dunque, l’energia viene utilizzata solo per mantenere la RAM (memoria) alimentata, consentendo al sistema di riavviarsi rapidamente senza perdere i dati delle applicazioni aperte, documenti e schede di navigazione.
Durante una notte, un computer in modalità sonno consuma pochissima energia, circa l’1% della batteria. Il dispositivo Kill A Watt, utilizzato per misurare il consumo energetico, ha rilevato che un computer in modalità sonno consuma solitamente 0,02 kWh di energia. Ma questo ci porta inevitabilmente all’altro aspetto, che è quello ambientale.
È vero che anche l’impatto ecologico è minimo. Ma, pur sempre, c’è. E, allora, la domanda è: se possiamo spegnere in pochissimi secondi il nostro personal computer, perché dovremmo lasciarlo in modalità stand by per tutta la notte?
