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Covid la variante Kp3 sta per avere il suo picco estivo: quali sono i sintomi e cosa fare

L’Italia si trova nuovamente a fronteggiare l’ombra del Covid-19, con un incremento dei casi che sembra avvicinarsi al tanto temuto picco estivo.

Questa volta, a catalizzare l’attenzione degli esperti è la sottovariante KP3, responsabile di questa nuova mini ondata di contagi.

La KP3 viene descritta dagli esperti come particolarmente insidiosa: le mutazioni presentate dalla proteina Spike le permettono infatti non solo un ingresso più agevole nelle cellule umane ma anche una replicazione virale accelerata rispetto ad altre varianti precedentemente identificate.

Ciò comporta un rischio maggiore di sviluppare complicanze serie tra cui difficoltà respiratorie significative dovute alla capacità della variante stessa di eludere più facilmente le difese immunitarie dell’organismo ospite.

Codiv picco estivo

La comparsa della sottovariante KP.3 ha sorpreso la comunità scientifica e sanitaria italiana. “Era inatteso assistere ad un aumento dei casi Covid in questo periodo dell’anno”, ha dichiarato Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), all’Adnkronos Salute.

La KP.3 sta causando non solo un incremento dei contagi ma anche un lieve aumento dei ricoveri ospedalieri. Questo fenomeno evidenzia come il virus Sars-CoV-2 abbia superato la stagionalità grazie alle sue varianti emergenti. In vista delle vacanze estive, con il previsto affollamento di treni, aerei e località turistiche, Andreoni raccomanda l’utilizzo della mascherina come misura preventiva efficace.

La variante covid fa paura
Covid variante (SenzaFrontiereOnlus.it)

I dati recentemente pubblicati sul sito del Ministero della Salute indicano una crescita preoccupante: dal 27 giugno al 3 luglio i nuovi positivi sono stati 3.855, rispetto ai 2.505 registrati nella settimana precedente.

Sebbene il numero dei decessi sia leggermente diminuito (da 21 a 18), l’aumento del tasso di positività dal 3,2% al 4,7% segnala una tendenza allarmante che richiede attenzione e preparazione per i mesi autunnali e invernali attraverso una campagna vaccinale mirata.

I sintomi associati alla sottovariante KP3 non si discostano da quelli già noti: febbre alta persistente per diversi giorni, tosse secca o produttiva, mal di gola acuto accompagnato da mal di testa intenso e occhi irritati che possono diventare rossi; dolori muscolari diffusi e articolazioni dolenti completano il quadro clinico insieme a malessere generale e stanchezza marcata.

Non mancano poi sintomi gastrointestinali come vomito e diarrea che possono aggravare ulteriormente lo stato di salute soprattutto nelle persone fragili o classificate a rischio.

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